Ecco i cinquanta giocatori che sono stati i più simbolici della nostra amata Leonfortese
In quasi 50 anni di storia, oltre 500 giocatori
hanno vestito la maglia della Leonfortese, società calcistica siciliana fondata
nel 1967 con sede a Leonforte.
Molti davvero, alcuni di prestigio come il Bomber Antonello Laneri, che ha calcato i campi della serie B giocando tra le fila del Licata di Zeman (disputando anche una partita di Coppa Italia contro il Milan di Marco Van Basten e un’amichevole contro l’Inter segnando anche un goal). Ed ancora: il regista Mario Samperi, che militò in serie A con il Catania, Nino Reina (il professore della difesa), Claudio Cimino (trattore), Orazio Rapisardi (genio e sregolatezza), Salvo Di Salvo (il centravanti globale), Delo Anello (il miglior portiere della storia bianco - verde), Aldo De Maria (serie C con l’Enna), il barrese “tummariddu” Totò Ferrigno (serie D con il mitico Canicattì, uno di più grandi Bomber del calcio siciliano), Giovanni Randazzo detto “Jek l’assassino”, Francesco Paolillo (serie D con il Favara), Alessandro Arpidone (Eccellenza con l’Enna), Bartolo Lattuga (per lui i tifosi hanno critto la frase “Dio perdona Lattuga no!”, Franco Bonanno (signore dell’area), Nuccio Scilipoti (il mitico allenatore del Catania Di Bella, lo avrebbe voluto con sé), Turi Savoca (un talento naturale), Tano Lopes (Il “Tir” della fascia sinistra), Nino Panatteri (la ruspa del centrocampo), Aldo Longo (difensore di classe e intelligenza), Gianni Tirrito (ispiratore di gioco e maratoneta), Antonio D’Aniello (l’esperienza “mostre”), Turi Arena (attaccante di razza), Beppe Caccamo (una bandiera dell’Enna), Pino Pellegrino (il Barone del centrocampo), Salvatore Smario (famose le sue sgroppate da cavalleria rusticana lungo la fascia), Piero Bua (un centravanti all’antica), Beppe Cannarozzo (il Barone della difesa), Turi Rindone (l’attaccante che ha realizzato più goals nella Leonforte, dopo Antonello Laneri), Angelo Salerno (è per tutti il Mister… Sette polmoni), Tanino Gervasi (il genio del centrocampo). Per continuare con: Melo Calderone (centrocampista di qualità e di costruzione), Franco Cardone (libero vecchia maniera), Giampiero Ferrigno (il classico n. 10), Aldo Garofalo (centrocampista di qualità), Pippo Gervasi (il portiere saracinesca), Paolo Ingrassia (con Bartolo Lattuga hanno formato la coppia centrale più forte della storia bianco - verde), Gianni La Ferrara (l’eleganza in capo), Melino Risicato (il fotografo del centrocampo), Rino Lo Vullo (Il Bomber opportunista), Filippo Mazzola (terzino roccioso), Filippo Paolillo (il centrocampista elegante), Meri Peroca (un libero di altri tempi), Fabio Potenza (potenza di nome e di fatto), Luigi Previti (il portiere “vigile della difesa”), Stefano Musumeci (il classico regista), Tino Santanocito (il classico trequartista), Mario Scarpello (l’esperto dei calci dagli undici metri), Nello Spampinato (l’eleganza in campo), Luc Lasmè (il più forte giocatore non italiano ad aver indossato la maglia della Leonfortese), Giuseppe La Ferrara (genio e sregolatezza).
Molti davvero, alcuni di prestigio come il Bomber Antonello Laneri, che ha calcato i campi della serie B giocando tra le fila del Licata di Zeman (disputando anche una partita di Coppa Italia contro il Milan di Marco Van Basten e un’amichevole contro l’Inter segnando anche un goal). Ed ancora: il regista Mario Samperi, che militò in serie A con il Catania, Nino Reina (il professore della difesa), Claudio Cimino (trattore), Orazio Rapisardi (genio e sregolatezza), Salvo Di Salvo (il centravanti globale), Delo Anello (il miglior portiere della storia bianco - verde), Aldo De Maria (serie C con l’Enna), il barrese “tummariddu” Totò Ferrigno (serie D con il mitico Canicattì, uno di più grandi Bomber del calcio siciliano), Giovanni Randazzo detto “Jek l’assassino”, Francesco Paolillo (serie D con il Favara), Alessandro Arpidone (Eccellenza con l’Enna), Bartolo Lattuga (per lui i tifosi hanno critto la frase “Dio perdona Lattuga no!”, Franco Bonanno (signore dell’area), Nuccio Scilipoti (il mitico allenatore del Catania Di Bella, lo avrebbe voluto con sé), Turi Savoca (un talento naturale), Tano Lopes (Il “Tir” della fascia sinistra), Nino Panatteri (la ruspa del centrocampo), Aldo Longo (difensore di classe e intelligenza), Gianni Tirrito (ispiratore di gioco e maratoneta), Antonio D’Aniello (l’esperienza “mostre”), Turi Arena (attaccante di razza), Beppe Caccamo (una bandiera dell’Enna), Pino Pellegrino (il Barone del centrocampo), Salvatore Smario (famose le sue sgroppate da cavalleria rusticana lungo la fascia), Piero Bua (un centravanti all’antica), Beppe Cannarozzo (il Barone della difesa), Turi Rindone (l’attaccante che ha realizzato più goals nella Leonforte, dopo Antonello Laneri), Angelo Salerno (è per tutti il Mister… Sette polmoni), Tanino Gervasi (il genio del centrocampo). Per continuare con: Melo Calderone (centrocampista di qualità e di costruzione), Franco Cardone (libero vecchia maniera), Giampiero Ferrigno (il classico n. 10), Aldo Garofalo (centrocampista di qualità), Pippo Gervasi (il portiere saracinesca), Paolo Ingrassia (con Bartolo Lattuga hanno formato la coppia centrale più forte della storia bianco - verde), Gianni La Ferrara (l’eleganza in capo), Melino Risicato (il fotografo del centrocampo), Rino Lo Vullo (Il Bomber opportunista), Filippo Mazzola (terzino roccioso), Filippo Paolillo (il centrocampista elegante), Meri Peroca (un libero di altri tempi), Fabio Potenza (potenza di nome e di fatto), Luigi Previti (il portiere “vigile della difesa”), Stefano Musumeci (il classico regista), Tino Santanocito (il classico trequartista), Mario Scarpello (l’esperto dei calci dagli undici metri), Nello Spampinato (l’eleganza in campo), Luc Lasmè (il più forte giocatore non italiano ad aver indossato la maglia della Leonfortese), Giuseppe La Ferrara (genio e sregolatezza).
Nella foto da sinistra:
Pippo Giunta (presidente), Tano D'Alessandro (dir.), Delo Anello, Antonello Laneri, Franco Cardone
Ad allenarli? Il “maestro” Masi Scilipoti (il miglior allenatore che Leonforte abbia
avuto, al pari di Melo Pontorno, il giornalista per eccellenza.
Il presidente di tutti, allenatori e
giocatori? “‘U Prisidenti”, il
geometra Pippo Giunta (è stato alla guida della società bianco-verde per circa
venticinque anni (sicuramente il più longevo presidente d’Italia).
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